mercoledì 24 febbraio 2016

Curarsi con l'Acqua e Limone ...




Un alimento-farmaco: il limone

È sempre con noi Ci accompagna tutto l’anno, non manca mai in cucina o nelle nostre dispense, ed è molto utilizzato: eppure, raramente si pensa al limone come a un frutto dalle proprietà curative e terapeutiche. Forse proprio a causa del fatto che, aspro com’è, in genere non lo si mangia, ma piuttosto lo si usa per le preparazioni gastronomiche: condire l’insalata, come guarnizione tagliato a fette o a spicchi, nell’acqua di cottura dei cibi, oppure per la preparazione di bevande, liquori e frutta candita.

Ma il frutto dallo smagliante colore giallo sole è un agrume dalle proprietà sorprendenti. Piccolo, ovoidale o rotondo e piacevolmente profumato, il limone è un rimedio naturale tutto da scoprire.

L’aspro che fa bene: un concentrato di salute

Nella farmacia della natura il limone occupa un posto di primaria importanza: ha infatti proprietà preventive e curative notevoli. Appartiene al gruppo della frutta acidula, e in specie a quello degli agrumi. Ma il limone, più che un alimento, è una medicina. Ha infatti delle proprietà così speciali e uniche da far passare in secondo piano l’aspetto nutrizionale e tali da farlo diventare un vero e proprio farmaco naturale.


Ecco quali sono le caratteristiche più importanti dell’agrume dorato. È:


fluidificante del sangue;
antireumatico;
antisclerotico;
diuretico;
antidiarroico;
antiacido;
antisettico e antinfettivo;
fortificante delle difese dell’organismo;
indicato per i diabetici.


Del limone non si butta via niente


Succo, polpa e scorza del limone: è proprio il caso di dirlo, di questo frutto non si butta via niente. Persino il suo colore, un bel giallo brillante, sembra fatto apposta per rallegrarci e portare nelle nostre case il colore del sole, regalandoci benessere ed energia.

Diversamente da tanti altri frutti, il limone è ricco di princìpi nutritivi in ogni sua parte: la polpa, la scorza, la parte bianca e persino i semi contengono numerose sostanze con proprietà benefiche per l’organismo. Ma prima di imparare a usare questo frutto speciale vediamo come si compone.


Il limone si fa in tre


Il limone è composto al 90% di acqua pura e vitale, di pochi zuccheri e proteine e nessun grasso: apporta solo undici calorie all’etto. Il suo sapore agro è dovuto alle sostanze aromatizzanti, quali limonene e cumarine, che prevalgono sugli zuccheri, presenti in piccole quantità, al pari delle proteine.

Se ne possono individuare tre parti:


la polpa, detta endocarpo, è racchiusa negli spicchi ed è ricca di vescichette che racchiudono il succo e, sparsi nel frutto, i semi; la sua consistenza è leggera e quasi impalpabile, dato che è formata in gran parte dal succo del frutto, ricchissimo di nutrienti importanti per il benessere;
la scorza gialla esterna, detta flavedo, ha questo colore per merito dei pigmenti ricchi di betacarotene e mostra piccoli alveoli sulla superficie, colmi di oli essenziali di cui il principale è il limonene; l’aroma tipico che si avverte anche solo tenendo un limone tra le mani è dato da un liquido volatile giallo detto citrale; come scoprirai più avanti, anche la scorza è una piccola miniera di sostanze preziose;
lo strato bianco di mezzo, o albedo, si trova tra la scorza e la polpa. Ha una struttura spessa e spugnosa, formata dalla pectina, una sostanza addensante e gelatinosa. Il suo sapore è leggermente amarognolo e spesso viene scartato pensando che sia inutile. Ma è uno sbaglio! Questa parte è ricca di princìpi nutritivi, specialmente di limonene e di bioflavonoidi di cui conoscerai tra poco i benefìci. 


L’intero è meglio di una parte

Se assumiamo regolarmente il succo di limone, che contiene vitamina C, i benefìci sono maggiori rispetto all’assunzione della vitamina sotto forma di compresse o altro formato. Per questo c’è una motivazione scientifica e nasce da uno scienziato, il suo nome è Gazave. Fu proprio lui a scoprire nel 1977 che il succo di agrumi poteva inibire la comparsa dello scorbuto, una malattia che nel XVI secolo decimava i marinai che non disponevano per molti mesi di vegetali freschi. Proseguendo nella ricerca, lo scienziato frazionò il succo di agrumi, facendo un’ulteriore scoperta interessante che spiega perché il limone fresco e intero è così efficace. Per comprenderla bisogna fare una premessa sul complesso C, un fitocomplesso presente negli agrumi che nasce dall’interazione dinamica di due molecole: il fattore C1, noto come acido l-ascorbico o vitamina C, e il fattore C2, corrispondente a un pentaidrossi-flavonolo. Ecco, nell’esperimento di Gazave e colleghi una prima frazione conteneva la totalità dell’acido l-ascorbico (o fattore C1) e una seconda ne era completamente priva. Ciò che si osservò in questo studio fu che le due frazioni somministrate isolatamente non erano in grado di impedire l’insorgenza dello scorbuto, mentre riunendo le due frazioni la miscela riacquistava le proprietà antiscorbutiche caratteristiche del succo di agrumi originale.

Ciò significa che l’intero è molto più efficace di una singola parte: questo è un concetto tipico della naturopatia, una medicina naturale che si basa soprattutto sulla somministrazione di sostanze in forma completa e totale, piuttosto che di frazioni più o meno purificate o isolate.

I limoni, quindi, in casa non devono mancare mai. Trova sempre uno spazio nella tua cucina per i frutti giallo sole: sono un ottimo cibo-medicinale. Basta prendere confidenza con il sapore acidulo e imparare a consumare il limone nei momenti opportuni.

I componenti principali del limone: scopriamoli meglio

È certamente vero che i benefìci di ogni cibo nascono da una meravigliosa sinergia della natura. Ci sono però alcuni princìpi nutritivi che caratterizzano particolarmente ogni alimento. Quelli del limone sono:


la vitamina C;
la pectina;
i bioflavonoidi;
l’acido citrico;
il limonene


Per Maggiori informazioni ...

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